La
bottega di restauro del PO Mercatino a Lugano
Di Demetrio Zanetti
Scrivere dell'attività
di restauro al mercatino Caritas è un po' ripercorrere il mio cammino
all'interno di questa organizzazione, per il fatto di essere stato l'iniziatore
8 anni or sono di questo atelier.
Cominciato in sordina con un giorno di lavoro a settimana e con un solo collaboratore
siamo arrivati ad avere oggi un laboratorio con 5 dipendenti a tempo pieno.
Il tutto è partito con la necessità di creare nuove attività
all'interno del neonato programma occupazionale per fare fronte all'aumento
della disoccupazione e con l'accorgerci che certi mobili che la gente ci regalava,
se trattati adeguatamente potevano rivivere una nuova stagione con un vestito
da festa. Così abbiamo cominciato a decapare, riparare, carteggiare,
tingere e da ultimo lucidare tutti i mobili che sotto innumerevoli mani di vernice
o con rotture ancora riparabili nascondevano una bellezza dei tempi andati.
Dopo i primi restauri, vedendo l'interesse che i nostri lavori procuravano alla
clientela del mercatino, abbiamo deciso di riservare loro uno spazio più
grande all'interno del capannone, ricavando una vetrina per esporli meglio al
pubblico sempre più interessato.
Devo dire che la soddisfazione più grande l'abbiamo avuta con le decine
di persone che in questi anni hanno lavorato nell'atelier e che giorno dopo
giorno aumentano il loro interesse per questa professione che coniuga manualità
al gusto estetico e perché no alla cultura della nostra regione. Dipendenti
che non possedevano nessun requisito tecnico specifico, alla fine dei sei mesi
passati sopra ai mobili a scrostare vecchie vernici e a ridare agli stessi la
loro originale bellezza hanno acquisito un bagaglio tecnico non indifferente
che se non porta ad un ricollocamento diretto, arricchisce in tutti i casi la
persona. Non sono mancati casi di utenti che hanno proseguito la professione
frequentando scuole specifiche o aprendo loro stessi laboratori di restauro.
Con il passare del tempo abbiamo cominciato ad avere richieste di restauri su
mobili di privati e anche qui abbiamo accettato la sfida e migliorando la qualità
abbiamo soddisfatto numerose richieste. Non si tratta di restauri che necessitano
di manodopera specializzata o di alte competenze, ma di lavori semplici eseguibili
da operai non qualificati inseriti nel nostro atelier. Per questo il nostro
lavoro non fa concorrenza con gli atelier di restauro presenti sul mercato.
Oggi abbiamo un laboratorio che funziona senza flessione anche per la generosità
della gente che continua a darci materiale per lavorare e anche per il buon
livello del nostro lavoro. Alle persone che lavorano nell'atelier, viene fornito
il massimo di informazioni tecniche in modo di renderli indipendenti nel minor
tempo possibile, verificando costantemente il cammino del loro apprendere e
la qualità del lavoro svolto.
Solo così crediamo di rispondere al compito del programma occupazionale
che è quello di aumentare la possibilità di ricollocamento dei
nostri utenti e insegnando una professione così ricca di tecnica e gusti
siamo sicuri che questo venga fatto.